DOMENICOGAROFALO

LA MIA PRIMA INTERVISTA IMPOSSIBILE

 

Il telefono suonò alle nove del mattino, all'altro capo della cornetta un certo Garofalo Domenico mi chiedeva un'intervista. Non fu difficile trovare un momento libero nei caldi pomeriggi primaverili.

Arrivò in leggero anticipo il giorno dopo verso le sedici, dopo i saluti di rito lo feci accomodare e iniziò con le sue domande per certi versi incalzanti:

 

G.D. - Gentile Poeta Domenico, quando ha iniziato a scrivere? -

D. - In età adolescenziale, scrivendo poesie e pensieri sul mio vivere, ma gettavo sempre tutto nel cestino -

G.D. - Perchè tutto nel cestino? -

D. - Non volevo far sapere della mia passione, e poi ero molto timido -

G.D. - Poi però? -

D. - Poi riprendo a scrivere dopo molti anni e conservo tutto, con mia sorpresa mi ritrovo poesie scritte da due anni ancora in vita, ancora nel mio cassetto. La malattia di mia madre e la salita al soglio Pontificio di Papa Francesco con le sue parole su andare controcorrente e sorprendere la vita mi danno la spinta per... -

G.D. - Mi spieghi meglio -

D. - Cosa potevo fare io per sorprendere la mia vita che controllava ogni mio movimento? Semplice, qualcosa di straordinario mai fatto prima -

G.D. - Eccoci, dica... dica!-

D. - Pubblicare il mio libro dedicandolo a mia madre scomparsa il pomeriggio di Natale del 2010 -

G.D. - Fantastico, bellissimo! Ma dove vuole arrivare? -

D. - Gradisce un caffè? -

G.D. - Si molto volentieri -

D. - Bene arrivo alla cucina, preparo il caffè e lo gustiamo! -

G.D. - Non ha risposto alla mia domanda! -

D. - Quale? Dove voglio arrivare? -

G.D. - Si certo! -

D. - Il primo libro ACQUARELLI ha emozionato molte persone, vorrei lo stesso per il secondo, abbiamo bisogno di emozionarci in questi nostri giorni -

G.D. - Sarà un libro di cambiamento oppure una replica del primo? -

D. - Sarà uno sguardo al cuore e uno agli occhi delle persone, sarà come un abbraccio grande! -

G.D. - Bello! -

D. - Beviamo il caffè, si raffredda, poi continueremo... -