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Alla

scoperta

di Acquarelli

 

 

 

                                            Interroghiamo la Poesia
                                    Acquarelli di Domenico Garofalo

 

 

di Marco Melillo

 

 

 

Ci sentiamo di poter affermare che padrone di queste poesie è l’amore. Non soltanto quello che si può provare verso un partner

(ideale o reale che sia) ma anche quello filiale. La poesia di Domenico Garofalo centra questo difficile tema, indovinando gli spazi in cui i sentimenti vanno a nascondersi, quando proviamo a ritrarci dal vero, dalla vita.
La forza di “Acquarelli” risiede nella libertà espressiva, slegata da un utilizzo “accademico” della scrittura e del metro, slanciata verso le passioni e gli umori, che da quelle passioni scaturiscono.

 

 

“Andando via”

 

«Vorrei farti sapere che abito sempre al solito indirizzo.
Anche quando solo due gocce di sangue rimasero sul pavimento, io rimasi.

Ricordo che si rideva tra noi di quella canzone, dove si lasciavano, andando via di schiena. Mai per noi un finale così, e si rideva...
E poi l’amore, il tuo corpo, il tuo cuore

baci e carezze, lingua che correva sulla pelle.
Il nostro amore come la canzone, fischiettata e cantata. Siamo stonati...(siamo belli però)

Vorrei farti sapere che abito sempre al solito indirizzo sul campanello sempre il nome mio.
Io sono rimasto».

 

La voce è potente, diretta, frontale. La sua poesia nasce al tempo della disillusione, senza retorica:

 

“Tu”

 

«Non parlarmi di tramonti sul mare./

Non cantarmi canzoni sdolcinate./

Non scrivermi frasi d’amore./

Parlami del tuo camminare./

Cantami la prima che ricordi./

Scrivimi che tornerai a casa oggi» 

 

 

“Una carezza”

 

«Non fare così,
fermati
voltati, i miei occhi ti cercano
aspetta a lasciarmi tutto di te,
mi basta una carezza, non mi serve altro.
Una carezza leggera sul mio viso, una carezza che ho sempre desiderato.
Ho aspettato tutti i tuoi ritardi, i tuoi pensieri, i tuoi silenzi.

Ho ricevuto amore, sesso, sorrisi, lacrime e lame ardenti.

Lasciami una carezza e poi vai pure.
La porterò nel letto con me questa notte,
e ci farò l’amore.
Non dirmi nulla di te,

non farmi sapere dove sarai,
potrei desiderare di aspettare
di aspettare i tuoi ritardi, i tuoi pensieri, i tuoi silenzi.

Lasciami una carezza.
Portati via tutto di te».

 

 

Nei suoi versi troverete la rabbia, l’amarezza, la gioia dell’esistere. Con uno sguardo consapevole, egli riesce attraverso le parole ad abitare gli spazi scomodi un rifiuto, il masticare soffocato di un silenzio, la derisione della umana vacuità letta dagli ipocriti.

Domenico Garofalo è nato a Torino. “Acquarelli” è il suo primo testo di poesia, edito da Narrativa & Poesia (2013). 

 

Info Utili

 

     GENERE  : Poesie

      USCITA  : Settembre 2013

COPERTINA : Stefan Garofalo

  FORMATO : Brossura, 68 pagine

     ISBN-13 : 978-8895948638

       COSTO : euro 10,00

 

2010 - present

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